LA MEDICINA FUNZIONALE

La Medicina Funzionale si occupa della fisiologia, ossia dello studio dei sistemi che regolano la vita. Un approccio funzionale permette di comprendere il senso biologico di ogni malattia, di ogni segno e sintomo.

Ogni malattia è di per se una manifestazione di un processo di guarigione, ovvero il modo più fisiologico che il nostro organismo conosce per guarire, risolvere o circoscrivere quel problema. Solo lo strutturarsi di una alterazione morfologica toglierà la possibilità di un completo ritorno allo stato di salute.

La Medicina Funzionale pone al centro del suo interesse l’uomo, e non la malattia. Si avvale degli studi della omeopatia, della medicina tradizionale cinese, dell’agopuntura, della fitoterapia, della kinesiologia applicata e dell’elettronica.

La valutazione elettronica (test di biorisonanza) e kinesiologica dell’interazione dei rimedi omeopatici con i sistemi biologici ci permette di individuare il principio omeopatico o fitoterapico, la diluizione ottimale, l’organotropismo e la correlazione d’organo, la reattività sul paziente.

La Medicina Funzionale crea un ponte tra le medicine tradizionale e la medicina scientifica occidentale.

Avere un approccio funzionale significa mantenere un occhio sempre teso alla comprensione, alla ricerca di ciò che veramente “regola” le risposte dei sistemi biologici agli stressori.

Lo studio verte su:

1. studio cellulare e della matrice extra-cellulare

2. studio ormonale

3. studio del metabolismo

1.  La matrice extracellulare rappresenta l’ambiente essenziale per la vita delle cellule, essa svolge azione disintossicante generale, è una sorta di spugna metabolica capace di immagazzinare l’eccedenza delle scorie del nostro metabolismo. In caso di intossicazione si ha un rallentamento di tutte le sue funzioni. La matrice è formata da acqua, proteine, zuccheri e altre sostanze, nel caso di infiammazione o sovraccarico di tossine la componente fluida si trasforma in gel e rallenta tutte le funzioni cellulari.

2.  Lo studio ormonale è importante perché gli ormoni sono alla base dei meccanismi di regolazione funzionale del nostro organismo. In caso di stress si ha il rilascio degli ormoni dello stress. Questo vale sia per stress acuti, che per stress prolungati, i quali determinano un quadro di esaurimento, per la fase dell’adattamento, della convalescenza e del recupero, e quindi del ritorno allo stato di salute.

3.  Lo studio del metabolismo verte sul ritmo circadiano dell’alternarsi dell’Ortosimpatico e del Parasimpatico. Dell’acidosi e alcalosi metaboliche. Siamo in salute solo se l’equilibrio viene mantenuto e rispettato.

L’obiettivo ultimo della Medicina Funzionale è quindi il recupero dello stress ossidativo cellulare, la riossigenazione cellulare, il riequilibrio neurovegetativo e metabolico, il recupero della funzione d’organo o dell’apparato sede del problema in essere. Il risultato finale è la scomparsa del dolore, il miglioramento della performance, la scomparsa dei sintomi, il recupero della funzione lesa.

Più che concentrarsi sugli stressori esterni e sui fattori contingenti, ci si indirizza sul meccanismo funzionale che sta mantenendo la disfunzione e sulla reattività d’organo e dell’individuo, in modo da rendere disponibile il recupero della residua capacità funzionale.


Altro su Neuralterapia:

http://www.lastampa.it/2011/07/05/scienza/benessere/salute/neuralterapia-la-via-contro-i-dolori-10F6vQOkHR3Onlg1SUEBhL/pagina.html

http://www.neuralterapiafunzionale.it/download/neuralterapia/schede_tecniche_fiale.pdf